La base teorica: L'approccio psicoterapeutico a cui faccio professionalmente riferimento è quello psicoanalitico, ponendo attenzione non solo agli aspetti “intrapsichici” ma anche a tutte le dinamiche relazionali tra l’individuo e l’ambiente socio-culturale-affettivo, partendo dalle teorie della psicoanalisi moderna di autori come Winnicott, Bion e Bowlby rafforzate dalla ricerca neuropsicologica di autori come Beebe, Lachman, Tronick, Schore, Northoff, Damasio e integrate con le concettualizzazioni e le rivisitazioni proprie della scuola di specializzazione C.I.Ps.Ps.I.A. di Bologna.
Questo approccio mette in evidenza, attraverso il lavoro di questi autori, l’importanza della relazione primaria tra bambino e caregiver (colui che si prende cura), delle dinamiche ad essa sottostanti e delle capacità emotive, affettive, cognitive e relazionali che vengono apprese come conseguenza di cure e funzioni genitoriali adeguate, determinanti per lo sviluppo psicofisico del bambino prima e dell’adolescente dopo. Si tratta di capacità di adattamento e risoluzione dei problemi che accompagnano gli individui in tutto l’arco della propria esistenza. L’accento è posto sullo sviluppo infantile e adolescenziale proprio perché queste fasi evolutive sono determinanti per l’organizzazione complessa e dinamica della personalità, della percezione di sé e degli altri, delle modalità di adattamento all’ambiente e delle modalità con le quali un individuo si relaziona.
Secondo tale approccio, quindi, anche la sofferenza e i disturbi psichici derivano da queste modalità con cui si organizza la nostra personalità, anche attraverso eventi e momenti significativi della nostra esistenza.
All’interno della stanza di terapia: L’esperienza relazionale è terapeutica grazie alle capacità del nostro cervello di riorganizzare e modificare, con il tempo, le esperienze che sono state dolorose, traumatiche e incisive. È fondamentale la presenza di un professionista serio, capace e accogliente con il quale instaurare un rapporto di fiducia tale che possa permettere a entrambi, di godere della relazione e dei suoi benefici. Ciò che avviene nella stanza dello psicologo riguarda quella specifica relazione, il singolo paziente con la sua sofferenza, le sue peculiarità e le modalità con cui il professionista si avvicina e accoglie tali caratteristiche.
È fondamentale il rispetto per il tempo di elaborazione del paziente, rispetto che rispecchia l’accudimento e il sostegno per la diversità e il valore aggiunto di cui ognuno di noi è fautore. Il lavoro nella stanza di terapia sottende il sostegno alle risorse e alle capacità del paziente, nel riconoscere, in modo sempre più autonomo, le proprie fragilità e i propri punti di forza
Il fine dell’approccio psicoanalitico, dunque, è quello di aiutare il paziente a raggiungere un buon livello di consapevolezza di sé e maturazione emotiva, tale da poter coniugare in modo adattivo e funzionale il proprio passato e il proprio presente in prospettiva dei progetti futuri.
Dr.ssa Denise Sbarra
Psicologa Psicoterapeuta a Castenaso (Bo)
P.I. 03960821209
Iscrizione Albo A psicologi, Emilia-Romagna n 9366